
Una delle istituzioni universitarie più celebri al mondo è senz’altro quella di Oxford. Dalle sue aule sono usciti personaggi di spicco a livello globale come Margaret Thatcher, Tony Blair, David Cameron, Bill Clinton, Tim Berners-Lee (cioè l’inventore del World Wide Web), Stephen Hawking e Oscar Wilde. E solo per citarne alcuni. Nota è anche la rivalità con Cambridge, altra storica università inglese.
L’Università di Oxford viene fondata quando Re Enrico II d’Inghilterra proibì agli studenti inglesi di studiare in Francia e li fece tornare in patria a studiare a Oxford, fondato intorno al 1096. In questo modo l’università inglese crebbe molto. Una crescita che assunse ancora maggior impulso nel corso del Rinascimento a partire dal XV secolo.
Degne di nota le presenze in quel periodo, in qualità di docenti di William Grocyn, che fece riscoprire l’estrema utilità dello studio della lingua greca e John Colet che diede impulso agli studi biblici. Con la riforma Protestante Oxford mutò anche o metodi di insegnamento, ad esempio la filosofia cristiana medievale venne abbandonata a favore di nuove istanze rinascimentali.
Nel corso dell’Ottocento Oxford si aprì sempre più accogliendo grandi riforma come la sostituzione della prova d’ingresso, che passò da orale a scritta, e l’apertura di college femminili. Oltre alle discipline umanistiche, inoltre, vennero rinforzate sempre più anche quelle scientifiche.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare l’università di Oxford non dispone di una cittadella universitaria ma è suddivisa in vari college, dipartimenti eccetera che sono diffusi in tutta la città.
L’organizzazione accademica prevede in Cancelliere a capo dell’università e un rettore che di fatto ha un ruolo prettamente simbolico.